venerdì 15 aprile 2016

Ciao papà

Scusate, lo so che l'ultima volta che ho scritto qui sul blog è stato il 3 marzo.
Ma in questo ultimo mese, la mia vita è proprio cambiata. 
Uno scossone, di quelli che si fa fatica a tornare in carreggiata e ricominciare "come se niente fosse stato".

Chi mi segue su Facebook già lo sa. 
L'8 marzo, mio papà è morto. 

Ironico, vero, lui che è sempre stato "beato tra le donne" (io, mia mamma, mia sorella, e il cane!), se ne è andato proprio per la festa della donna.

Mi fa ancora effetto scriverlo, perché quando lo scrivi poi diventa ancora più vero. 
Come se non lo fosse già abbastanza...non passa giorno in cui non pensi "Oh, ora chiamo papà e gli chiedo come fare per..." oppure "Strano che non mi abbia ancora chiamata per commentare questa notizia del tg"

L'affetto di amici e parenti mi ha commossa, ho scoperto che ci sono persone che magari non vedo da anni e sono riuscite ad essermi più vicine rispetto a chi frequento più spesso. Vedere la mobilitazione dei suoi colleghi di lavoro (mio papà è  era un sindacalista) per esaudire tutti i desideri di papà relativi al suo ultimo viaggio. Perchè voleva essere accompagnato non solo dalla famiglia, ma anche dai suoi colleghi, con i quali ha condiviso anni di lotte e passione politica. Quasi una sorta di seconda famiglia per lui, e per molti versi anche per noi.

Leggere sul giornale locale, a sorpresa, un bellissimo articolo (qui) in cui si parla di lui...beh, sono cose che ti fanno rendere conto che non è stato solo un fantastico papà, ma anche una persona sempre disponibile e generosa verso tutti.

Il nostro rapporto non è sempre stato "tutto rose e fiori": due caratteri troppo simili, spesso facevamo fatica a parlare senza punzecchiarci o litigare, ma era un modo tutto nostro di stare insieme. Perché il bene che ci volevamo era davvero infinito, ed entrambi ne eravamo ben consapevoli. E questo è quello che conta.

Purtroppo la sua battaglia contro il cancro, che nonostante le difficoltà ha sempre combattuto con speranza e fede, alla fine non ha avuto l'esito che speravamo, e se ne è andato troppo in fretta.
Ma la consapevolezza di essere stata cresciuta da un grande Uomo resterà sempre scolpita dentro di me e mi sarà da esempio, anche nell'educazione di Trottolo. Perché sarei una madre super orgogliosa se mio figlio un giorno diventasse un Grande Uomo, così come era suo nonno.

Scusate se con questo mio post forse vi ho intristito un po', ma alla fine un blog è anche un diario di vita e sicuramente questo episodio fa parte della mia vita, nel bene e nel male.

Irene

6 commenti:

  1. Oh Irene, mi dispiace tanto, tantissimo !!! Ti abbraccio forte forte, anche se purtroppo solo virtualmente!

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    1. Grazie, fidati, anche gli abbracci virtuali fanno piacere!

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    1. Grazie Patrizia. Ci ho messo un po' a metabolizzare la cosa, ma forse queste cose in fondo in fondo non si metabolizzano mail

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  3. Ti ho assegnato un premio, il Liebster award discover new blogs, se ti va di “ritirarlo” ! http://www.mammavvocato.blogspot.it/2016/04/liebster-award-discover-new-blogs.html
    So che per te è un momento difficile ma è anche un modo per farti pensare ad altro. Comunque, non sentirti obbligata a rispondere alle domande !

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