giovedì 11 giugno 2015

Dizionario Trottolo-Italiano: 21 mesi

Lo so, ultimamente sono stata latitante, terribilmente latitante.
Il trasloco, il delirio lavorativo, il marito in delirio lavorativo ancora più di me (il suo delirio comprendeva trasferte su e giù per lo stivale un giorno sì e l'altro pure), mi hanno portato via tutto il tempo libero.
Cercherò di rimediare, anche perché ho un sacco di cose da raccontarvi: il matrimonio della zia Chicca, lo spaesamento di Trottolo nella casa nuova...tante, troppe cose!
Comincio quindi con un posto che con queste novità non c'entra, ma che sempre di novità parla.
Il vocabolario di Matteo, alias Trottolo.

Mio figlio, premetto, è un chiacchierone. Non sta zitto un secondo, parla, fa discorsi e frasi sempre più complesse e ripete (ahimè!) tutto quello che sente intorno a sé.
In questo post riportavo un esempio di un discorso "alla Trottolo" cinque mesi fa. Da allora ne ha fatta di strada, quanti progressi, ogni giorno mi stupisce sempre di più!

Ecco un piccolo esempio del dizionario Trottolo/Italiano in uso ultimamente:
  • Teo: Matteo (fino a pochi mesi fa, si chiamava Mommo)
  • Beggy: Peggy (il cane dei miei), che prima era Bebe
  • Giorgio: George (il fratello di Peppa, sì proprio lui, nonché il canarino dei nonni: perché a noi ci piace parlare italiano!)
  • Maya: Masha
  • Nonna Catia
  • Nonno Pallo/Nonna Pala: nonno Paolo/nonna Paola
  • Nonno Chele: nonno Michele
  • Iaia: Ilaria
  • Giulia: finalmente siamo arrivati a dirlo correttamente, dopo l'iniziale Gigia di qualche mese fa
  • Cuca: Luca
  • Chetta: forchetta
  • Chello: coltello ma è anche cartello...e se non capisci a quale "chello" si riferisce si indispettisce parecchio il ragazzo, siete avvisati!
  • Caio: cucchiaio
  • Vano: divano
  • Pella: padella
  • Mamion: camion
  • Biblo: libro
  • AmoAmo: leggiamo
  • Mimma: musica
  • Ghiglio: coniglio
  • Avvalo: narvalo (non sono matta...è uno degli animali presenti sull'enciclopedia degli animali che legge di continuo e ci sono anche animali strani...e ormai li conosce tutti, inclusi narvalo, donnola e tucano)
L'ultimo traguardo raggiunto, giusto ieri, è chiamare la gallina non più cocò, ma GALLINA...scusate, ma quando l'ha detto ho fatto tanto d'occhi!

Questi sono solo alcuni esempi...ma quel che davvero mi stupisce è che fa un sacco di frasi di senso (più o meno) compiuto! Del tipo:
  • Mamma, amo amo biblo vano! (Mamma, leggiamo un libro sul divano) - nelle varie versioni, ti indica anche che libro leggere, descrivendo una caratteristica del titolo/contenuto del libro
  • "Mimma ppenta" (Ho spento la musica)
  • "Mamma, pappa bona, boh. Moe? Nooo, ppento" (Mamma prepara la pappa - che è buona - col robot. Il robot fa rumore, ma ora è spento)
  • Chelli, tanti grandi (soprattutto quando siamo in giro in macchina, mi fa notare che ci sono tanti cartelli e che sono molto grandi!)
Dice altre millemila cose (per fortuna, dato che non sta mai zitto almeno non è troppo ripetitivo!) ma non vorrei tediarvi con un elenco lunghissimo.
Che dire? Di sicuro essere stimolato quotidianamente da una tata che parla tanto coi bimbi, e una mamma e una nonna che per farle star zitte bisogna tappargli la bocca, può voler dire. 
Anche avere un papà che ha iniziato a leggere da solo quando era all'asilo (perché si annoiava solo a giocare!) può influire.
Lui è sempre stato e continua ad essere un bimbo estremamente curioso e ricettivo verso tutti gli stimoli esterni che noi, per quanto possibile, cerchiamo di non lesinargli (poca tv, tante chiacchiere e letture serali).
Magari è solo una fase e tra qualche tempo (mesi? anni?) litigheremo per fargli leggere anche solo un fumetto.
Per ora sono molto fiera di lui, mi diverto un sacco a parlarci e a fare tanti discorsi insieme, effettivamente questo tipo di interazione mi diverte terribilmente...che sia questo il segreto, divertirsi insieme?

Irene

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