Dopo aver parlato dell'importanza del babywearing (clicca qui se non hai letto il post), oggi voglio parlarvi dell'utilizzo dei marsupi. Tanto comodi e semplici da usare, ma...sapete quali sono quelli giusti per i nostri cuccioli?
Questo post potrebbe chiamarsi anche "Come distinguere un marsupio ergonomico da uno non ergonomico" oppure "Perché Babybjorn, Chicco e Stokke non sono ergonomici?" Eh già, perché quelli che troviamo in commercio, non sono assolutamente marsupi ergonomici!
Premetto che non sono un'esperta, ma sono mesi che mi informo, leggo e studio sul tema. Voglio consigliarvi innanzitutto un gruppo molto valido su Facebook che si chiama "
Piazzetta Babywearing". Qui ho trovato molte mamme esperte, consulenti, portatrici, disponibilissime verso noi mamme inesperte, per spiegare, aiutare, consigliare.
I contenuti di questo mio post, sono appunto tratti da alcuni articoli condivisi nel gruppo, che ho pensato di diffondere a chi mi segue.
L’ergonomia di un supporto e la sua comodità vanno valutate sia sul bimbo da portare che sull’adulto portatore.
Partiamo quindi dall’analisi delle caratteristiche ergonomiche necessarie al bambino.
Per prima cosa controlliamo la seduta: deve essere larga e avvolgere il bambino da incavo del ginocchio a incavo del ginocchio (dicesi cavo popliteo). In questo modo il peso risulta equamente distribuito e non viene scaricato esclusivamente sul sacro, in area genitale. Pensate soprattutto ad un maschietto, tenuto “appeso per le palle”, che potrebbe quindi avere molti fastidi. Le gambe del bimbo in questo caso risultano penzolanti nel vuoto e non nella classica posizione a M.
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Immagine scaricata dal web |
In secondo luogo controlliamo lo schienale del marsupio: deve essere largo e non rigido, in modo da avvolgere la schiena del bimbo e dare il giusto supporto, garantendo che la schiena mantenga una posizione fisiologica. Uno schienale rigido creerà dei punti di pressione sulla schiena del bimbo, cosa che alla lunga potrebbe risultargli molto scomoda, soprattutto se abbinata ad una posizione molto bassa sul genitore. Lo schienale stretto inoltre è spesso abbinato alla possibilità di portare il bimbo fronte mondo, ovvero non rivolto verso il portatore ma verso la strada.
Il fronte mondo meriterebbe un discorso a parte ma, per essere brevi, non è ritenuto consigliabile perché per prima cosa causa uno stiramento della colonna vertebrale del bimbo, che spesso non ha ancora maturato autonomamente questa posizione e, in secondo luogo, perché il bimbo non ha la possibilità di “chiudersi al mondo”, ovvero di appoggiare la testa sul corpo che lui conosce e che gli dà sicurezza (la mamma, il papà, i nonni…), chiudere gli occhi e dormire quando ha assorbito troppi stimoli.
Lo schienale rigido inoltre non dà sufficiente supporto alla testa del bimbo, non è una stoffa morbida che può essere usata da appoggio e regolata in base alle esigenze. Lo schienale rigido lascia ballonzolare la testa del bimbo nel caso in cui lui/lei si addormenti, sia nel fronte mondo che nel pancia a pancia.
Ma perché i marsupi che solitamente troviamo nei negozi specializzati in articoli per l'infanzia non sono ergonomici/comodi per gli adulti che li usano?
Innanzitutto, questo genere di marsupi permette al portatore di scegliere una posizione molto bassa, praticamente al livello dell’inguine, per portare il proprio bimbo: questa possibilità, che viene venduta come “comoda”, in realtà è proprio il suo opposto. Infatti, più il baricentro si abbassa, più il portatore inarcherà la schiena all’indietro per compensare questo spostamento...in pratica la stessa posizione che noi mamme teniamo in gravidanza e alla fine il mal di schiena è assicurato! E immaginiamo di dover portare non un neonato, ma un torello di 7/8 kg o oltre...serve aggiungere altro?!
Il materiale del marsupio, molto spesso sintetico, viene giustificato come “traspirante” e quindi più piacevole alla lunga rispetto ad altri materiali. In realtà il sintetico è proprio ciò che ci fa traspirare di più (leggi “sudare copiosamente”) perché non assorbe il sudore e quindi ce ne fa produrre di più. È vero, portare un bimbo, che sia pancia a pancia o sulla nostra schiena, fa sudare e d’estate sia noi che i nostri bimbi e possiamo avere tutti dei momenti di disagio e di rifiuto del portare, ad ogni modo è molto meglio sudare su del cotone (o altro materiale naturale) che ci aiuterà a garantire una buona termoregolazione.
A proposito della termoregolazione, è ovvio che quando si mettono due corpi vicini, anzi a contatto come avviene nel babywearing, la temperatura dei due corpi sale e uno dei due dovrà spendere più energie per abbassare la temperatura. Quale dei due spenderà queste energie (leggi “suderà copiosamente”)? Ovviamente il genitore, che ha una maggiore superficie disperdente e che ha un sistema di regolazione già rodato nel tempo.
Una caratteristica da valutare è la presenza di spallacci imbottiti e regolabili (e che possano essere tenuti in posizione con ganci di sicurezza) e un fascione ventrale per scaricare al meglio il peso (questo va poi a preferenza del portatore).
E ora, vi lascio con un'utile immagine riepilogativa sulla differenza tra un marsupio ergonomico e non.
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Immagine presa dal web |
Spero che queste informazioni possano essere utili a voi così come lo sono state per me.
Ora aspetto solo la piccola Elena per iniziare insieme a lei questo percorso ed entrare nel meraviglioso mondo del babywearing!
Irene